PSICHEDELICA
Riprendendo il discorso che facevo sullo sciamanesimo, le piante da sempre sono state compagne dell'uomo nella sua ricerca dell'altro, del divino. Questo a causa del fatto che nel regno vegetale si nascondono delle molecole che hanno un'incredibile impatto sulla nostra psiche, tanto da modificarne completamente la struttura, in maniera termporanea.
Come mai la natura ha nascosto nelle piante queste sostanze così potenti da far meritare ad esse l'attributo di "sacro"? Come mai il nostro cervello sembra studiato appositamente per reagire al loro contatto e manifestare il divino? Il prodotto dell'ingestione di queste piante è solo allucinazione o non è invece la vera realtà? Interrogativi con i quali un sano ricercatore vuole confrontarsi.
Il termine "psichedelico" fu coniato negli anni '50 quando fra gli psicologi si diffuse la conoscenza dei potenti effetti sulla mente dell'LSD, infatti "psichedelico" vuol dire "che rivela la psiche". Questa molecola molto potente fu scoperta casualmente dal chimico svizzero Albert Hofmann mentre lavorava sui derivati estratti dal fungo della segale, e fu lui stesso il primo sperimentatore a subirne gli effetti e a comprendere quanto questa incredibile sostanza abbia la potenza di modificare la percezione della realtà. Per questo inizialmente fu usata dagli psicologi a scopo terapeutico. I loro pazienti riuscivano a tirare fuori esperienze rimosse dalla loro coscienza, comprendendo meglio i meccanismi occulti della mente. L'efficacia dell'uso di questa sostanza fu documentata ampiamente, e a beneficiarne furono anche le star del cinema come Cary Grant, che fu un entusiasta paziente.
Poi avvenne qualcosa che mutò il corso della storia. Timothy Leary si rese conto che le potenzialità della sostanza erano ben oltre quelle del suo uso terapeutico. L'LSD aveva la capacità di modificare la coscienza al punto di far sperimentare vette mistiche e di far rivoluzionare completamente il modo di vedere la vita. Leary era convinto che fosse possibile portare avanti una rivoluzione psichedelica di massa, in cui l'umanità tutta potesse accedere a queste potenzialità e cambiare completamente la struttura della società. Per questo diventò il promotore della sua diffusione di massa e nello stesso tempo divenne l'artefice della messa al bando di questa sostanza.
Infatti verso la fine degli anni '60, quando ormai milioni di persone avevano assunto la sostanza, questa divenne illegale a causa dei suoi effetti allucinogeni che potevano indurre stati psicotici. In realtà la sostanza in sé è assolutamente non tossica, dopo circa 15 minuti dall'assunzione viene completamente metabolizzata. Sono gli effetti che innesca che invece hanno una potenza eccezionale tale da durare anche 12 ore o più.
E' come se il nostro cervello avesse bisogno di un detonatore per poter poi esprimere il suo potenziale. L'LSD non fa altro che innescare questa prima reazione che poi determina l'esperienza che viene definita come "viaggio".
Durante il viaggio chi ha sperimentato la sostanza racconta di modificazioni delle percezioni sia visive che uditive. La musica diventa colorata, i colori hanno odori differenti, la luce diviene viva e assume tonalità che non appartengono al nostro mondo. Il corpo diventa liquido, leggero oppure pesantissimo, ci si sente sciogliere o diventare parte di un oggetto. La mente inizia a frammentarsi, si hanno accesso a conoscenze impossibili da descrivere con parole, a tratti si diventa onniscienti. Il tempo si ferma, lo spazio si dilata o si contrae, i minuti sembrano ore e un'ora dura solo un istante. Si sperimentano telepatia e altri fenomeni paranormali, si vedono a volte creature che non appartengono a questa dimensione... insomma, non c'è alcun limite della nostra immaginazione che questa sostanza non riesca ad infragere. Si vivono altre vite, altre possibilità di esistenza, si diventa un fiore, un insetto, si viaggia fra le stelle... e poi quando l'effetto sta finendo pian piano si riatterra su questo pianeta, nella vecchia comoda realtà ordinaria. Si ritorna se stessi, più o meno come si è partiti, arricchiti solo dalla consapevolezza di aver visto cose difficili da raccontare.
Ma non è tutto rosa e fiori. Il nostro inconscio a volte si rivela tirando fuori i nostri mostri e le nostre paure, e allora il viaggio si tinge di tinte oscure, tanto da essere definito "bad trip". Angosce infinite, dolori inenarrabili, panico, disperazione, mind loop da cui non si riesce ad uscire. Tutte cose che prima o poi capita di provare se si è estimatori di questa sostanza. E poi l'esperienza suprema, quella definita di Ego Death, la morte dell'io. Esperienza di devastante dolore, in cui tutto ciò che siamo viene spazzato via e di noi in questo universo non rimane traccia. Semplicemente non si è più niente, eppure esiste un qualcosa che ancora sa di esistere. La pura coscienza. E' in questa fase che il viaggio assume tinte mistiche, portandoci all'identificazione con l'essere supremo, la fonte della creazione, l'unità del tutto. Una volta che il nostro piccolo ego viene spazzato via, ciò che resta è l'infinità divina. Uno spazio oltre il tempo, il nulla e il tutto fusi insieme. Impossibile scriverlo a parole.
Non a caso, proprio a causa delle esperienze più forti con l'LSD molte persone si sono avvicinate al misticismo orientale, che per certi versi sembra essere quello che più riesce a cogliere l'essenza delle rivelazioni avute durante un'esperienza psichedelica. Concetti come karma, rinascita, tao diventano pieni di un significato tutt'altro che teorico, ma molto aderente al Reale.
Come definire questa sostanza? Droga ricreativa? Sacramento che mette in comunione con la divinità? E' tutto illusione oppure è una delle chiavi per la Verità? Per rispondere a queste domande occorre passarci e farsene un'idea. Fatto è che una volta intrapreso il viaggio, non si può più tornare indietro. Ciò che si vive può cambiare per sempre la nostra idea di realtà, perché ci si rende conto che dietro a questa ce n'è un'altra e poi un'altra ancora e così via, come nelle scatole cinesi. La realtà diventa uno schema frattale in cui tutto è uguale a se stesso, eppure è diverso. Così in alto come in basso, macrocosmo e microcosmo si uniscono perché in definitiva Tutto E' Uno.