Sul Tai Chi Chuan (Taijiquan) in rete puoi trovare infinite risorse, la storia, la pratica, e quant'altro per appagare la tua curiosità. Io dal canto mio voglio solo parlarti della mia esperienza col Tai Chi. Ho iniziato a fare pratica a Febbraio 2001. Ho iniziato a studiare la Forma 24 e la Forma 42 contemporaneamente. Come mi sono avvicinato a questa disciplina? Semplicemente ho visto persone che la praticavano, ed ho capito che era fatta apposta per me. Sono da sempre stato affascinato dalle arti marziali, ma era proprio quel "marziale" che non mi suonava. Sono fermamente un non violento (non ne ho il fisico!), per cui non ho mai fatto nulla di troppo combattivo. Il Tai Chi semplicemente ha in sé l'eleganza dei movimenti di un'arte marziale, ha un suo codice, ma è rivoltà verso se stessi, più che all'esterno. Viene infatti definita "arte marziale interna" (il nemico è la tua mente), e anche se ogni sua mossa deriva da una tecnica di attacco o di parata, il loro significato è stato trasceso per far confluire il combattimento in un modo di muoversi molto armonico ed equilibrato. E' una sorta di meditazione in movimento, per cui ci si deve concentrare molto sulla coordinazione di ogni parte del corpo, al fine di eseguire correttamente le forme. Al termine di ogni lezione di Tai Chi sento che l'Energia nel corpo si è messa in movimento distribuendosi in maniera equilibrata in tutto il corpo. E' una sensazione di forza e rilassamento insieme. E' il Chi che è entrato in me, e ha apportato una generale sensazione di benessere. Non è richiesta alcuna abilità particolare per poter praticare il Tai Chi, ma la memoria, l'equilibrio e la coordinazione sono elementi utili per entrare in sintonia con la pratica. 

La mia prima maestra: Liya

Gli allenamenti presso il Nippon Club di Roma

Queste sono alcune foto fatte al mare