Per me il Reiki è stato il primo approccio con l'energia. Energia è un termine che in fondo vuol dire tutto e niente, visto che tutto è "energia", anche la materia che ne è solo un aspetto più denso, meno vibrante, più grossolano. Per cui in effetti con l'energia abbiamo a che fare da sempre, ma qui stiamo parlando di un'altra forma di energia.

La fisica conosce l'energia elettrica, cinetica, atomica, radiante, ma l'energia di cui si parla qui va fuori dalle ben conosciute definizioni dei fisici. Semplicemente perché non siamo ancora riusciti a costruire strumenti così sensibili da misurare quella che viene conosciuta col nome di "energia cosmica".

Questo tipo di energia è di natura più sottile, ha una vibrazione molto più alta ed è onnipresente e onnipervadente. Siamo sempre immersi letteralmente in un campo di energia cosmica, energia vitale, prana, chi, ki o qualunque altro nome vogliamo dargli. Stiamo parlando della stessa energia, vista secondo tradizioni diverse. Fin dal tempo degli indù erano note le proprietà di questo tipo di energia, e molte delle medicine tradizionali orientali sono basate sull'idea che la malattia non sia altro che un ristagno di questa energia nel nostro corpo.

Questa energia viene definita intelligente, perché sa quello che deve fare. Siamo noi con il nostro agire pieno di conflitti che ne ostacoliamo il fluire. La meditazione è un modo per far si che l'Energia nel nostro corpo fluisca in maniera più armonica. 

Il Reiki è un metodo inventato, o meglio riscoperto dal Dott. Usui, che consiste nel convogliare l'Energia attraverso la propria volontà nei punti del nostro corpo che ne hanno bisogno. Infatti questa energia è sensibile alla nostra volontà e va dove noi la mandiamo quando esprimiamo l'intento.

In teoria è molto semplice praticare Reiki. Basta mettere le mani su una parte del corpo che vogliamo energizzare ed esprimere il nostro intento di divenire canali di questa energia per poter guarire i nostri problemi. In pratica però per diventare un buon terapeuta occorrono altri strumenti. Bisogna fare un lavoro su se stessi profondo per poter divenire canali puri entro i quali l'energia non venga filtrata eccessivamente, o peggio arricchita della nostra energia pesante. 

Nei seminari in cui si insegna Reiki, che è di per se una capacità innata di noi umani, ci si sottopone ad una "iniziazione" che altro non è che una pulizia dei nostri canali da parte di una persona che ha una buona capacità di canalizzare energia. E' per questo che un seminario amplifica le innate capacità che abbiamo, perché è come sottoporsi ad una doccia rigenerante.

Nel seminario di primo livello di Reiki si impara a mandare energia in quelli che sono i nostri centri energetici principali, i Chakra, che corrispondono a diverse funzioni psicologiche e fisiologiche del nostro essere.

Per me il Reiki è stato come attivare un interruttore che non veniva usato da anni, con il quale si è avviata la macchina della mia ricerca che mi ha portato sulle strade più diverse.

I SETTE CHAKRA

Questi qui sotto sono 7 chakra della tradizione classica. I chakra in realtà sono molti di più, ma il Reiki usa questa semplificazione. Oltre a questi i chakra importanti sono quelli delle mani e dei piedi, della milza.

 

Muladhara

1° - E' localizzato all'altezza del coccige, tra i genitali e l'ano, e si apre ad  imbuto verso terra. E' la sede della forza vitale fisica e della sopravvivenza dell'uomo.
Regola il meccanismo che mantiene in vita il corpo fisico. Da questo chakra captiamo le energie telluriche.

2° - Si trova poco sotto l'ombelico ed è il centro dell'emotività.
E' qui che convergono le 16.000
nadi o canali di movimento dell'energia.
E' il centro del confronto con gli altri,  del piacere fisico e del piacere della vita, e dell'energia sessuale.

Svadhisthana

Manipura

3° - E' localizzato nel plesso solare. E' il centro della nostra volontà e della realizzazione di se stessi.
E' qui che si elaborano le emozioni, e il proprio senso dell'individualità.

4° - Si trova all'altezza del cuore.
E' il punto di passaggio tra i chakra
inferiori e quelli superiori. Questo è il centro dell'amore incondizionato, della crescita spirituale, dello scambio, della compassione.

Anahata

Visuddha

5° - E' situato nella gola ed è deputato alla comunicazione, all'espressione della nostra verità, alla creatività.

6° - Corrisponde al terzo occhio ed è
situato al centro della fronte. E' il centro della percezione extrasensoriale, dell'acutezza, della telepatia, dell'intuizione, della percezione della realtà.

Ajna

Sahasrara

7° - Si trova sulla sommità del capo
all'altezza della fontanella. Questo è il regno della conoscenza o consapevolezza dell'unità con il tutto,
consapevolezza dell'"Io sono" o
illuminazione. Da qui si captano le energie sottili dell'universo.