Se dovessi rispondere alla domanda: qual'è l'arte che più delle altre ha il potere di incantarti? Risponderei senza esitare: Il Cinema. E' la sintesi di ogni forma d'arte. Racchiude ogni possibilità di espressione umana, traducendo le emozioni in luce e suono. Non c'è storia che non si possa raccontare in un film, non c'è sogno che non possa avverarsi. Quando in sala si spengono le luci, e l'immagine appare nel buio schermo davanti a noi, non c'è dubbio, è magia.

E se dovessi rispondere alla domanda delle domande: Qual'è il tuo film preferito? Allora non potrei farlo. Come tutte le cose, ad ogni momento, il suo film. Quindi non faccio che inserire qui una piccolisssssima carrellata di pellicole che in un modo o nell'altro rappresentano qualcosa per me. Ho cercato di prendere i titoli che più spaziassero nella cinematografia mondiale.

 

1968: Odissea nello spazio
Anche se la data era un'altra, è questo l'anno in cui vede la luce il più spettacolare e visionario film di fantascienza. Il più grande maestro del cinema ha raccontato la storia dell'uomo dalle sue origini al futuro... e oltre.

1977: Io ed Annie
Uno dei più grandi geni della comicità intelligente ci ha regalato un film le cui battute ancora mi fanno ridere. Ma Woody è come il fegato, o lo si ama o lo si odia. Per fortuna sono tra i primi, e posso godere della sua vastissima e spassosa filmografia.

1988: Donne sull'orlo di una crisi di nervi.
Il più irriverentie dei registi europei, in un capolavoro di situazioni grottesche e surreali. Almodovar sbalordisce per la sua ironia e il particolare taglio estetico.

1990: Pretty woman
Semplicemente adorabile Julia Roberts, per me il sorriso più spiazzante del cinema. Chiedo perdono ai cinefili, ma non potevo trattenermi!

1991: Lanterne rosse
Dall'oriente un capolavoro dalle atmosfere rarefatte e sospese in un altro tempo, un'altra cultura. I lenti piano sequenza sono per chi non ha fretta e sa godersi un gran pezzo di cinema.

1993: Caro diario
A dire il vero non credo che sia il suo film migliore, forse il più conosciuto. L'ironia e la sua comicità assurda fa di Nanni un mito impareggiabile. Soprattutto i suoi film iniziali sono dei veri e propri colpi da maestro.

1993: The nightmare before Christmas
Il genio di Tim Burton ci ha donato un capolavoro d'animazione che sbalordisce per la sua inventiva. La voce di Renato Zero è perfetta per il ruolo. Tutto il resto è assolutamente affascinante.

1993: Lezioni di piano
Dalla lontana Australia un film che parla di un erotismo misterioso, accompagnato da una fotografia e colonna sonora che restano impareggiabili. Personaggi intensi e difficili da dimenticare.

1996: Trainspotting
Un film forte sull'uso della droga: fascino e disgrazia. Una regia fantasiosa e creativa, con sequenze veramente sorprendenti e impressionanti. Una serie di personaggi macchiettistici ma divertenti, a cavallo tra il grottesco e la cruda realtà.

1997: La vita è bella
Comicità all'italiana per il capolavoro più ironico sull'evento più drammatico della storia umana. Non una parola di più per ringraziare Benigni di averci donato quelle lacrime. Ha portato nel mondo l'Italia con uno dei suoi lati più belli, l'ironia.

1997: Storie d'amore
Omaggio al cinema francese di Kieslowski. Il suo principale allievo, Jerzy Sturh (che ho anche conosciuto!) si racconta con 4 personaggi diversi ma con lo stesso filo conduttore, un amore difficile.

1998: La vita sognata degli angeli
Ancora cinema francese, una storia raccontata da due visi che resteranno a lungo nella memoria, due attrici straordinarie che commuovono. La storia di due anime lontane che vivono una realtà difficile, e rappresentano due facce della stessa medaglia: la speranza e la disperazione.

1999: Lola corre
Assolutamente geniale il suo montaggio e il suo ritmo ossessivo da videoclip. Un film da vedere col cronometro, tanto è preciso. Per le strade di una Berlino surreale, un continuo movimento della telecamera ci racconta una storia che può esserne tre.

1999: Boys don't cry
La drammatica storia di una ragazza che si spaccia per uomo. La sua sofferenza, il suo amore, la sua tragedia, il suo dolore. Troppo forte per rimanere indifferenti. Ne sconsiglio la visione a chi ha un cuore. Il colpo fa male e a lungo rimane dentro.

1999: Matrix
La fantascienza incontra la filosofia. E se il nostro mondo fosse un'illusione progettata da una macchina? Sequenze di kung fu ed effetti speciali assolutamente spettacolari.

2000: Billy Elliot
Un bambino e il suo sogno: ballare. Un film che parla della libertà di espriemere se stessi, nonostante tutto. E un'interpretazione eccezionale di chi ha solo 12 anni.

2000: La strada verso casa
Ancora dall'Oriente una storia che vale la pena di essere raccontata. L'amore senza fine. In un remoto villaggio della campagna cinese, c'è chi aspetta senza mai perdere la speranza. Poesia in immagini.

2000: Dancer in the dark
Che amavo Bjork già si sapeva. Ancora di più dopo l'incredibile interpretazione di Selma. Il primo musical con finale tragico, che lascia di stucco. Lars von Trier si conferma un grande regista contemporaneo.

2000: In the mood for love
Assolutamente perfetto. Fotografia, colonna sonora, scenografia, sceneggiatura, montaggio, costumi, attori. Tutto impeccabile e da manuale. Si potrebbe chiedere di meglio?

2002: Il favoloso mondo di Amelie
Un film poetico che affronta tematiche profonde con il leggero tocco di una sapiente macchina da presa. Amelie è un personaggio di una dolcezza indimenticabile, e il suo mondo è veramente favoloso!